Giovanni Giorgi

Giovanni Giorgi nasce a Lucca il 27 novembre 1871.

Il padre fu un eminente giurista e fu titolare di importanti cariche quali la Presidenza del Consiglio di Stato e il seggio di Senatore del Regno d'Italia. A motivo della carriera del padre, la famiglia Giorgi si trasferì più volte e il piccolo Giovanni frequentò i tre anni delle scuole elementari a Napoli, quindi il ginnasio a Palermo e infine il liceo Umberto I di Roma.

Giovanni Giorgi

In questi anni Giovanni diede prova di una spiccata tendenza per le scienze fisiche e matematiche. A sedici anni Giorgi si iscrive all'Università di Roma e nel 1893 a soli ventidue anni si laurea in ingegneria civile con il massimo dei voti, sostenendo una tesi su un progetto della ferrovia elettrica Napoli-Cuma. Con la laurea ha inizio per Giorgi un'attività professionale e una voluminosa attività di ricerca tecnico-scientifica: si tratta di circa 360 lavori, tra libri, dispense, corsi di insegnamento, progetti, perizie e arbitrati, pubblicati in 57 anni di attività ininterrotta, riguardanti gli argomenti più svariati di ingegneria, fisica, matematica, elettricità, magnetismo, scienze naturali, chimica, pittura e filosofia.

In ambito tecnico Giorgi si occupò di trazione elettrica, di produzione, trasporto e distribuzione dell'energia elettrica, nonché di telecomunicazioni, di impianti elettrici, di misure elettriche ed idrauliche. La perizia dimostrata nella progettazione delle motrici e dei profili delle rotaie e nell'utilizzo di freni ad aria compressa ed elettromagnetici fu tale che il Comune di Detroit si avvalse della sua consulenza in quella città. Nel campo della trazione elettrica, il sistema di trazione a elettrovapore, brevettato da Giorgi-Collo-Ferrero, fu adottato dal Consiglio Superiore delle ferrovie russe nel 1910.In campo idroelettrico risalta la costruzione, in collaborazione con l'ing. Brigiuti, di un impianto sul fiume Isonzo di oltre 70 MW, elaborata e condotta nel 1919.

Per la distribuzione dell'energia elettrica, Giorgi ideò il sistema a rete di maglie chiuse, con conduttori a sezione uniforme, alimentato da centrali ubicate in dipendenza al consumo e, per la prima volta, adottò nell'impianto comunale di Roma, la rete secondaria trifase con neutro.

Tale sistema venne poi ripreso anche dalla grande città di New York. Dal 1906 al 1923, Giorgi fu Direttore dell'Ufficio Tecnologico del Comune di Roma, dove migliorò e potenziò il servizio di trasporto urbano, progettò e organizzò l'Azienda Elettrica Municipale; impiantò il laboratorio tecnologico di misure elettriche, di controlli e di ricerche chimiche, fisiche ed elettrochimiche; fece costruire i frigoriferi comunali; organizzò la rete degli autobus comunali; istituì la sezione per gli studi e le progettazioni degli impianti idrici; riorganizzò i servizi elettrici, tecnologici e industriali. Tuttavia ciò non rappresenta che una piccola parte dell'opera di Giovanni Giorgi; il suo impegno si estese allo studio del magnetismo, delle unità razionali di elettromagnetismo, dell'elettrodinamica, delle correnti sinusoidali e non sinusoidali, della dipendenza funzionale tra variabili fisiche, della relatività e del moto assoluto, dei limiti di integrali. L'opera che senza dubbio diede a Giorgi il maggiore riconoscimento internazionale è lo studio intorno alle Unità razionali di elettromagnetismo.

Tuttavia passarono molti anni prima che questo sistema di misura potesse essere ufficialmente adottato, cosa che avvenne ad opera della Commissione Elettrotecnica Internazionale nel 1935 a Scheveningen e il nuovo sistema di unità di misura prese il nome di Sistema Giorgi. I contributi del Giorgi in elettrotecnica sono inscindibili dalle sue ricerche di fisica matematica e di metrologia.In particolare il calcolo operatorio funzionale costituisce un ramo delle matematiche che si applica vantaggiosamente tanto all'elettrotecnica e all'elettrodinamica, quanto allo studio di tutti i problemi meccanici e fisici del regime variabile. Si tratta di un metodo che egli ebbe modo di studiare a partire dal 1903 per darne una successiva definitiva stesura nel 1924 quando fu invitato ad esporlo al Congresso Internazionale dei matematici di Toronto.

Sempre nel campo matematico Giorgi trattò a più riprese anche il problema del metodo simbolico nelle correnti variabili dando un'impostazione ai metodi iniziati dall'inglese Heaviside. Giorgi fu un precursore anche nel campo della relatività. In una serie di memorie sulla relatività e sul moto assoluto, intorno al quale le prime pubblicazioni risalgono al 1912, prese in esame la questione del riferimento privilegiato di fronte alle leggi della dinamica. Su questo problema si avvalse di contributi da parte di grandi matematici del suo tempo. Intrattenne una costante corrispondenza con A. Einstein il cui primo articolo sulla relatività ristretta risale al 1905 seguito circa otto anni dopo dal primo contributo sulla relatività generale. Giorgi, discutendo pubblicamente dei punti critici evidenziati da questa teoria, riuscì a tracciare il programma in base al quale Einstein sviluppò la sua relatività generalizzata.

Giorgi era in primo luogo un docente universitario: nel 1903 ottenne la libera docenza in Elettrotecnica, nel 1908 fu dichiarato idoneo, ex aequo col primo vincitore, nel concorso per la cattedra di Elettrotecnica a Palermo, dal 1912 al 1914 alla Scuola Superiore di Costruzioni Aeronautiche di Roma, dal 1926 al 1929 all'Università di Cagliari, dal 1929 al 1934 all'Università di Palermo e dal 1934 al 1940 all'Università di Roma. Giorgi fu inoltre divulgatore scientifico a più livelli. Fu autore di conferenze destinate all'aggiornamento degli insegnanti di matematica delle scuole superiori, impostando problemi che trovarono negli anni a seguire una sistemazione negli sviluppi della toponomastica, dell'algebra e della moderna teoria dei gruppi di trasformazioni. In vita ottenne numerosi riconoscimenti e premi.

Vinse due volte, nel 1904 e nel 1937 il premio Kramer del Reale Istituto Lombardo di Scienze e Lettere; nel 1935 ricevette la Medaglia Jona per l'elettrotecnica e il premio della Fondazione Politecnica Italiana e raggiunse posizioni di assoluto prestigio: membro effettivo della Institution of Electrical Engineers di Londra; socio ordinario dell'Accademia dei Nuovi Lincei ; Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei Accademico Pontificio; Socio corrispondente dell'Istituto di Coimbra; membro dell'Istituto nazionale romeno per l'energia; Accademico d'Italia; Socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze del Perù; Presidente dell'AEI e della Commissione elettrotecnica Internazionale. Purtroppo negli affetti più intimi Giorgi non trovò tutto quello che avrebbe meritato. Vi fu dapprima una parentesi sentimentale: nel 1900 gli fu affidata, per lo sviluppo della tesi di laurea in matematica, la signorina Laura Pisati. Tra i due giovani nacque come era naturale un amore intenso.

Quando agli inizi del 1908 i due si accingevano a celebrare il loro matrimonio la Pisati morì. Seguirono anni di profondo sconforto e abbattimento morale, atteggiamenti che ebbero come ripercussione anche una scarsa attività scientifica e tecnica. Giorgi si sposò successivamente nel 1911 con Maria Niccola Ferrari con la quale trascorse trenta anni della sua vita, sino alla morte di quest'ultima nel 1941. I due non ebbero figli e ciò costituì motivo di tristezza per entrambi. Giovanni Giorgi morì a 79 anni a Castiglioncello (Livorno) il 19 agosto 1950.